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Dipendenti Pubblici e Aspettativa per Dottorato di Ricerca: alcuni chiarimenti

Bufarale Andrea • 18 Febbraio 2022

dipendenti-pubblici-aspettativa-dottorato-di-ricercaDipendenti Pubblici e Aspettativa per Dottorato di Ricerca: alcuni chiarimenti nella risposta ad un quesito formulato da un nostro lettore, a cura del Dottor Andrea Bufarale.


QUESITO

Avrei bisogno di informazioni su un caso particolare che mi riguarda, vi seguo sempre e non saprei a chi altro chiedere.

Sto per iniziare a svolgere un dottorato di ricerca, il che, essendo dipendente pubblico, mi permetterà di usufruire dell’ aspettativa per dottorato. In questo periodo di tre anni, con ogni probabilità, uscirà un concorso interno alla mia amministrazione che mi interesserebbe.

Ora, le domande sono:

  • Posso partecipare a questo concorso? ( a questa domanda credo di poter rispondere anche io, in quanto non credo ci siano problemi e quindi potrei partecipare.)
  • Dovessi vincere il concorso cosa accadrebbe? Avrei la possibilità di terminare il dottorato e quindi posticipare l’eventuale corso di formazione e immissione nel nuovo ruolo? O dovrei obbligatoriamente rinunciare al dottorato e rientrare dall’ aspettativa? (ricordo che l’aspettativa sarebbe concessa dalla stessa amministrazione)

Dipendenti Pubblici e Aspettativa per Dottorato di Ricerca: alcuni chiarimenti

Risposta a cura di Andrea Bufarale

L’aspettativa per dottorato di ricerca consiste nel diritto spettante al dipendente pubblico di essere collocato in aspettativa dall’amministrazione di appartenenza nel caso in cui risulti ammesso ad un corso di dottorato di ricerca presso una università. Si tratta quindi di un’aspettativa per motivi di studio e può durare per tutta la durata del dottorato di ricerca. Non deve essere confusa con i permessi studio.

Inizialmente la pubblica amministrazione era tenuta a concedere l’aspettativa al proprio dipendente ammesso ad un corso di dottorato.

Oggi, invece, a seguito della c.d riforma GelminiL. n. 240/2010, la concessione dell’aspettativa non è più un obbligo per la Pubblica Amministrazione ma può essere concessa previa verifica della compatibilità con le esigenze di servizio dell’amministrazione stessa.

Circa il trattamento economico spettante al dipendente pubblico che fruisce di questa aspettativa, bisogna distinguere due casi:

  • dottorato con borsa
  • o dottorato senza borsa (o con rinuncia alla stessa).

Nel primo caso, cioè quando il corso di dottorato di ricerca prevede una borsa (un compenso/assegno mensile a carico dell’università), il pubblico dipendente viene collocato in aspettativa senza assegni, cioè un’aspettativa senza retribuzione a carico dell’amministrazione pubblica di appartenenza.

Qualora, invece, il pubblico dipendente venga ammesso ad un corso di dottorato senza borsa, o nel caso in cui il lavoratore rinunci preventivamente alla borsa in questione, l’amministrazione pubblica di appartenenza è tenuta a concedere l’aspettativa retribuita, cioè con la retribuzione mensile ordinariamente versata al dipendente.

Il periodo di aspettativa è utile ai fini della progressione di carriera e ai fini pensionistici (pensione e liquidazione).

Tanto ciò premesso, in merito ai quesiti posti cerchiamo di andare con ordine.

Per quanto riguarda la partecipazione al concorso, riteniamo che non vi sia alcuna causa ostativa alla partecipazione (previa verifica dei requisiti previsti dal bando) in quanto comunque durante l’aspettativa si continua ad avere un rapporto di lavoro con l’amministrazione che viene soltanto “congelato” per la durata del dottorato.

Per ciò che invece concerne il secondo aspetto, ovvero la vittoria del concorso pubblico presso l’Amministrazione, questo sicuramente avrà come “conseguenza” una mutazione dello status giuridico ed economico del dipendente posto precedentemente in aspettativa.

Per forza di questo, riteniamo che se il dipendente vincitore di concorso manifesti la propria intenzione di proseguire con il Dottorato di ricerca, quest’ultimo deve necessariamente procedere con una nuova richiesta di aspettativa da inoltrare all’Amministrazione di appartenenza in quanto la stessa potrebbe anche ritenere mutate le proprie esigenze organizzative rispetto alla prima concessione.

 

Fonte: articolo a cura di Andrea Bufarale
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Filippo
Filippo
18 Gennaio 2023 13:32

Buongiorno a tutti.
Seguo la vicenda con particolare attenzione, ma il quesito che vi pongo mi trova nella situazione opposta a quella ivi descritta. Io al momento sono iscritto ad un corso di dottorato e sto partecipando ad un concorso per una PA. Qualora risultassi vincitore, la PA mi permetterebbe di terminare il periodo di formazione universitaria (PhD) e quindi garantendomi il congedo pur se non si è seguito il periodo di formazione \ addestramento richiesto dalla PA?

Mario
Mario
17 Febbraio 2023 15:04

Salve, sono in aspettativa retribuita dalla scuola di titolarità per dottorato di ricerca, primo anno. Mi trovo costretto a rinunciare per motivi personali ma la scuola di titolarità ha nominato un supplente al 30 giugno e dice che non posso rientrare. È corretto?

Sara
Sara
6 Giugno 2023 14:11

Buongiorno, È possibile frequentare un dottorato con congedo straordinario (rinuncia della borsa) e contemporaneamente avere una partita iva? Grazie

alessandra
alessandra
14 Giugno 2023 19:03

Buon giorno,
un dipendente di una università, in congedo straordinario per dottorato, viene considerato non valutabile (relativamente alla performance individuale ed organizzativa).
Questo dipendente, che non sarà quindi valutato, potrà partecipare alle procedure per la progressione verticale oppure sarà escluso per mancata valutazione positiva durante gli anni del dottorato e per i tre anni successivi?
Grazie

Maria Gentile
Maria Gentile
6 Settembre 2023 13:35

sono docente di ruolo e in quest’anno scolastico appena iniziato in aspettativa sindacale senza assegni. Potrei rinunciare all’aspettativa sindacale e chiedere l’aspettativa alla mia dirigenza scolastica per seguire un dottorato di ricerca con borsa? e quali sono le procedure da adottare?

Mariateresa
Mariateresa
19 Settembre 2023 17:09

Buongiorno, volevo porre questo caso: Buongiorno, volevo chiedervi delle informazioni in merito a questo CASO:  – specializzando/a che concorre per il dottorato durante gli ultimi mesi di specializzazione medica quindi in qualita’ di “specializzando” (a Settembre 2022); – conseguimento titolo di specializzazione il 9 Novembre 2022; – scorrimento di graduatoria e vincita di un posto nel dottorato SENZA borsa giorno 11 Novembre 2022; – vincita di un concorso a tempo indeterminato a Gennaio 2023 e presa di servizio; Questione: – gli affari generali comunicano che: “è concesso svolgere attività lavorativa e in contemporanea anche il dottorato, SOLO per 24 mesi… Leggi il resto »

francesco
francesco
1 Gennaio 2024 17:46

Buongiorno, È possibile frequentare un dottorato con congedo straordinario (senza borsa, ma con lo stipendio della scuola) e contemporaneamente avere una partita iva? Grazie

francesco
francesco
3 Gennaio 2024 14:20

Buonasera,
Sono un docente a tempo indeterminato che è attualmente in CONGEDO STRAORDINARIO PER DOTTORATO (senza usufruire della borsa di studio e con regolare stipendio della scuola).
posso avere la partita iva/svolgere la libera professione? Io a settembre 2023 avevo già l’autorizzazione del dirigente per esercitare la libera professione durante l’anno scolastico 2023/2024, pero poi a metà ottobre 2023 ho vinto il dottorato e sono stato collocato in ASPETTATIVA PER DOTTORATO DI RICERCA SENZA BORSA DI STUDIO.
Vorrei continuare ad esercitare la libera professione. Vorrei un suo parere, che è un esperto